#26 La chimica e gli strumenti scientifici
Come già visto più volte nel corso di questa continua scoperta dell’evaporimetro, l’elemento principale che costituisce questo strumento è sicuramente la vasca evaporimetrica.
Nello #step8 avevamo già avuto modo di trattare il materiale ma non lo avevamo analizzato in maniera approfondita dal punto di vista chimico.
Si tratta di una vasca in acciaio inossidabile, talvolta detto "inox" dal francese inoxydable , o dall’inglese Stainless Stell (=senza macchia) o infine dal tedesco Rostfrei (=senza ruggine).
L'acciaio inox è un materiale che presenta un’ottima resistenza all’ossidazione e alla corrosione, sia in ambiente umido che in acqua dolce, rispetto al comune acciaio non legato detto “acciaio al carbonio”.
Tale capacità è dovuta principalmente alla quasi assenza di carbonio <=0,07%, ed alla presenza del cromo, nella lega, in grado di passivarsi e cioè di ricoprirsi di uno strato sottile e aderente di ossidi, praticamente invisibile dello spessore pari a pochi strati atomici (dell'ordine dei 0,3–5 nm), che protegge superficialmente il metallo o la lega sottostante, dall'azione dell'ossigeno e degli agenti chimici esterni.
Il contenuto minimo di cromo "libero", ossia non combinato al carbonio, per cui un acciaio si può ritenere inossidabile è il 10,5% e questo consente la formazione dello strato di ossido "passivante" continuo e protettivo nei confronti dalla corrosione.
Generalmente si trovano valori tra 12 e 17% di cromo nella lega, ma nell'acciaio inox possono essere utilizzati anche altri elementi per aumentare la resistenza all'ossidazione e alla corrosione.
Esistono però, diversi tipi di acciaio inox e in maniera più specifica sappiamo che alcune vasche evaporimetriche vengono realizzate in acciaio inossidabile AISI 304. Quest'ultimo è un acciaio inox austenitico (=prodotto con alte percentuali di leganti, oltre il 50% in peso per coprire le debolezze di questi ultimi in fatto di resistenza alla corrosione, sia alveolare sia tensocorrosione) e amagnetico cioè composta da un tenore di cromo tra il 18% e il 20% e di nichel tra l'8% e l'11%; la sua densità è pari a 7,9 kg/dm3.
Il 304L è contraddistinto da un più basso tenore di carbonio (C), inferiore allo 0,035%, mentre il 304 ammette fino a 0,080%.
❓Questo acciaio è anche noto in Italia come "acciaio inox 18-10", e sotto questo nome costituisce l'inox più usato nel nostro paese per pentole e servizi di posate; l'espressione "pentole in diciotto-dieci" è entrata ormai nell'uso quotidiano.
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